Perché meditare? Ecco come e perché dovresti farlo

Guardati attorno e rispondi ad una domanda: dove stiamo andando? Qual è, secondo te, il futuro prossimo che la nostra società sarà chiamata a vivere?

Io l’ho fatto, qualche tempo fa, e la risposta che mi sono dato mi ha letteralmente cambiato la vita. Se vuoi scoprire come, e perché, continua a leggere l’articolo. Piccolo spoiler: tutto è cambiato grazie alla meditazione.

Meditazione: la tua salvezza quotidiana

Spesso ci lamentiamo di ciò che ci accade, senza mai realmente prendere una posizione, o fare qualcosa di significativo per cambiare davvero le cose. Perché? Probabilmente ci sentiamo oppressi dalla nostra comfort zone al punto da non volerne davvero uscire, perché crediamo che, se ci spingessimo oltre i suoi confini, sarebbe anche peggio.

Così, tra una lamentela e l’altra, continuiamo a navigare tra le acque agitate della nostra quotidianità. Tuttavia, se davvero vogliamo trovare un modo di emergere con violenza in questo marasma quotidiano fatto di caos e disordine, la meditazione è tutto ciò di cui abbiamo bisogno:

  • Aumenta la nostra consapevolezza;

  • Ci rilassa;

Durante la meditazione raggiungiamo stati di benessere a cui non possiamo tendere se restiamo abbagliati dalla vita quotidiana. Che il tuo obiettivo sia la crescita personale, la ricerca della pace o della realtà delle cose, la meditazione sarà sempre il tuo passaporto per un viaggio di illuminazione.

Un piccolo passo indietro…

Su come meditare, ti rimando a questo articolo, dove troverai tutto ciò che devi sapere. Sul perché, invece, continua a leggere.

La meta del mio percorso di studi in economia mi ha condotto a diventare un impiegato d’ufficio qualsiasi, che svolge un lavoro qualsiasi e che non ha nemmeno tempo di godersi la giornata. Sole, pioggia, vento o neve, io ero sempre là, rinchiuso tra quelle mura opprimenti. L’unico momento di svago era il weekend che, seppur di 48 ore, nella mia testa non durava più di 5 minuti.

Sono praticante buddhista da anni e, fortunatamente, il seme della consapevolezza ha iniziato a germogliare nel momento in cui ho ritenuto che la mia vita necessitasse di una brusca sterzata: perché facevo quello che facevo? Come ero finito a rinchiudermi dentro una scatola di cemento, per un po’ di soldi al mese?

Questa è la domanda principale che mi ponevo tutte le volte in cui, la mattina, appena sveglio, mi sedevo in salotto a gambe incrociate, quando Noemi ancora dormiva, a meditare. Ammetto di aver faticato a trovare una risposta, per un semplice motivo: non l’ho mai trovata. Quando non troviamo una risposta, nonostante la cerchiamo a fondo, tra i motivi più disparati che ci hanno spinti a compiere una scelta, significa che stiamo facendo la cosa sbagliata.

Scegli la tua domanda

Ora vorrei riflettessi sulla domanda iniziale: dove stiamo andando? La risposta non è una sola, ognuno di noi prende una direzione ben specifica che, tuttavia, è possibile correggere nel corso della vita, basta mettersi d’impegno. Io, per quanto pigro, da impiegato d’ufficio sono diventato scrittore e copywriter.

E SE CI SONO RIUSCITO IO…

Tu dove stai andando? Non importa quale sia la destinazione, poiché “il viaggio non è arrivare, ma godersi il tragitto“, si dice. E tu? Ti godi il tragitto, o soffri l’ansia di raggiungere una meta, che non sai nemmeno se ti piacerà?

Quello che vedo io guardandomi attorno, nella mia quotidianità, è una società presa dalla noncuranza del prossimo, dal menefreghismo e dall’egoismo, dal dover apparire per essere accettati e dal dipendere dalle aspettative altrui. Mi rendo conto, tuttavia, di aver acquisito questa consapevolezza grazie alla meditazione, perché se gli occhi della mente sono chiusi, se la nostra mente è una “scimmia impazzita”, non ci accorgeremo mai di nulla.

E allora, oltre all’invito a meditare (ricorda l’articolo sulla meditazione!) voglio lasciarti con un altro augurio:

Sii ignorante, quel tanto che basta per sviluppare quella sana curiosità che ti fa crescere. Viaggia, ama, medita, vivi. Non avere mai la stupida presunzione di conoscerti fino in fondo.

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