Cammino degli 88 templi, tutto quello che devi sapere

Appassionati di camminate e cultura orientale? Allora, dopo una buona dose di preparazione fisica e psicologica, forse dovreste prendere in considerazione l’idea di partire all’avventura del cammino degli 88 templi.

Questa sfida per mente e spirito, che vi aspetta in Giappone, vi metterà alla prova e vi farà ritrovare voi stessi, in un viaggio immerso nella natura e, allo stesso tempo, dentro voi stessi.

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Cos’è il cammino degli 88 templi

Il Cammino degli 88 templi, noto anche come Shikoku Henro, rappresenta uno dei pellegrinaggi buddhisti più antichi e venerati del Giappone. Questo percorso sacro si snoda lungo l’intera isola di Shikoku e include la visita a 88 templi significativi. La tradizione vuole che il percorso sia stato inaugurato da Kūkai, meglio conosciuto come Kōbō Daishi, che è uno dei più importanti maestri del Buddhismo Shingon. Nato nell’VIII secolo, Kūkai è venerato non solo come un grande insegnante e innovatore religioso ma anche come un santo protettore dei pellegrini e dei viaggiatori.

Il cammino è intriso di profonda spiritualità e offre ai pellegrini, chiamati “ohenro-san”, l’opportunità di seguire fisicamente e spiritualmente le orme di Kūkai. I partecipanti al pellegrinaggio cercano spesso crescita spirituale, purificazione e illuminazione attraverso la pratica della preghiera e della meditazione in ciascun tempio lungo il percorso. Oltre agli aspetti spirituali, il cammino offre anche la possibilità di esplorare la ricca storia e cultura di Shikoku, immergendosi nelle tradizioni locali e nell’ospitalità delle comunità che accolgono i pellegrini lungo il percorso.

L’esperienza del cammino si distingue non solo per l’aspetto religioso ma anche per il viaggio fisico che attraversa paesaggi diversificati, includendo montagne, foreste e coste, che aggiungono un elemento di sfida e di riconnessione con la natura. Attraverso questa esperienza, i pellegrini sono invitati a riflettere sulla loro vita, a meditare sulla natura dell’esistenza e a cercare armonia interiore, seguendo un itinerario che è tanto un viaggio esteriore quanto una peregrinazione interiore.

Il Cammino degli 88 templi: itinerario e tradizioni

Il Cammino degli 88 templi, che si estende per l’intera isola di Shikoku in Giappone, è un percorso che intreccia storia, cultura e spiritualità, seguendo un itinerario che si snoda attraverso le quattro prefetture dell’isola: Tokushima, Kochi, Ehime e Kagawa. Queste aree sono simbolicamente associate ai passaggi della vita spirituale di un pellegrino: il risveglio, l’ascetismo, l’illuminazione e infine il nirvana, riflettendo le fasi del percorso di illuminazione nel Buddhismo Shingon.

Il pellegrinaggio inizia solitamente a Tokushima con il tempio Ryozenji, il primo dei 88 templi. Da qui, i pellegrini seguono un percorso che li porta a camminare in senso orario attorno all’isola, visitando templi situati in luoghi che variano da tranquille zone rurali a vivaci centri urbani. Ogni tempio offre un’opportunità unica per la preghiera e la meditazione, con molte strutture che risalgono a centinaia di anni fa, offrendo una finestra sul passato e mantenendo viva la tradizione spirituale di Kūkai.

Le tradizioni del pellegrinaggio sono profondamente radicate nelle pratiche del Buddhismo Shingon. I pellegrini, spesso vestiti con un semplice abito bianco che simboleggia la purezza e la rinuncia ai piaceri mondani, portano con sé un bastone da pellegrino, che si dice rappresenti Kūkai stesso, offrendo supporto fisico e spirituale lungo il cammino. È tradizione anche indossare un cappello conico, utile per proteggersi dagli elementi, e portare una borsa contenente sutra e altri oggetti religiosi.

Una delle pratiche più distintive durante il pellegrinaggio è la raccolta di “nokyocho”, piccoli timbri che vengono impressi in un libro speciale come prova della visita in ciascun tempio. Questo libro di timbri diventa un prezioso ricordo del viaggio, con ogni timbro che rappresenta una benedizione e un ricordo visivo dell’esperienza vissuta in ogni luogo sacro.

Oltre agli aspetti religiosi e meditativi, il cammino è anche un’occasione per i pellegrini di sperimentare l’ospitalità unica di Shikoku. Molti residenti locali vedono nel sostegno ai pellegrini una forma di pratica spirituale, offrendo cibo, alloggio o semplicemente parole di incoraggiamento, consolidando così un senso di comunità e di condivisione spirituale che arricchisce ulteriormente questa antica tradizione pellegrinale.

Quanto è lungo il cammino degli 88 templi

Il Cammino degli 88 templi si estende per circa 1.200 chilometri, facendo di esso uno dei pellegrinaggi più lunghi e impegnativi del Giappone. Il percorso avvolge l’intera isola di Shikoku, toccando paesaggi vari che vanno dalle coste frastagliate a zone montuose, passando attraverso aree rurali serene e città moderne. La lunghezza e la complessità del cammino lo rendono un’impresa significativa per chi decide di compiere l’intero percorso.

Molti pellegrini scelgono di affrontare il cammino in modo tradizionale, camminando da un tempio all’altro e coprendo l’intero percorso in circa 40 a 60 giorni, a seconda del ritmo personale e delle condizioni climatiche. Tuttavia, alcuni pellegrini moderni possono optare per approcci alternativi, come dividere il percorso in segmenti da completare in diversi viaggi o utilizzare mezzi di trasporto per alcune sezioni, adattando l’esperienza alle proprie capacità fisiche e alle limitazioni di tempo.

La distanza tra i templi varia notevolmente: in alcuni casi, i templi possono essere distanti solo pochi chilometri l’uno dall’altro, mentre in altre parti del percorso i pellegrini possono dover camminare fino a 25 chilometri o più in un solo giorno. Questa variabilità richiede una buona pianificazione e una conoscenza approfondita del percorso per gestire efficacemente le distanze giornaliere e le necessità di alloggio.

Affrontare il Cammino degli 88 templi richiede una preparazione fisica adeguata, poiché il cammino attraversa diversi tipi di terreno, che possono includere ripide salite e discese, percorsi forestali e tratti lungo strade trafficate. Inoltre, il clima di Shikoku può variare notevolmente, con calde estati umide e fredde inverni, rendendo essenziale la scelta del periodo adeguato e dell’equipaggiamento appropriato per intraprendere il viaggio.

Nonostante le sfide, completare il Cammino degli 88 templi è considerato un grande traguardo spirituale e fisico, un’opportunità per i pellegrini di immergersi in profonde riflessioni personali e di esplorare in modo unico la ricca cultura e il paesaggio spirituale di Shikoku.

Chi è l’aruki henro

L’aruki henro, letteralmente tradotto come “pellegrino camminatore”, è un termine giapponese usato per descrivere coloro che intraprendono il Cammino degli 88 templi a piedi, seguendo una tradizione che risale a centinaia di anni fa. Questi pellegrini scelgono di percorrere l’intero itinerario di circa 1.200 chilometri attraverso l’isola di Shikoku, affrontando il cammino in maniera tradizionale e profondamente spirituale.

L’aruki henro si impegna in un viaggio che è tanto fisico quanto spirituale. Vestiti con abiti semplici e tradizionali, quali il hakui (un giubbotto bianco simbolo di purezza) e il sugegasa (cappello di paglia conico), i pellegrini portano con sé oggetti essenziali come il kongō-zue, un bastone da pellegrino che si dice rappresenti la presenza di Kōbō Daishi che cammina al loro fianco. Il bastone, spesso adornato con iscrizioni e benedizioni, non è solo un supporto fisico ma un simbolo di fiducia e protezione spirituale lungo il cammino.

Molti aruki henro iniziano il loro viaggio per una varietà di ragioni personali che possono includere la ricerca di guarigione, la penitenza, il desiderio di una crescita spirituale, o anche la commemorazione di un evento significativo della vita. Il viaggio offre l’opportunità di meditare, pregare e riflettere mentre si visitano i 88 templi sacri, ognuno dei quali detiene una propria importanza storica e spirituale nel Buddhismo Shingon.

Il percorso che l’aruki henro percorre è disseminato di sfide fisiche e prove di resistenza. Oltre agli aspetti fisici del cammino, i pellegrini devono spesso affrontare la solitudine e le difficoltà emotive, rendendo il viaggio un profondo esercizio di introspezione e resistenza personale. L’ospitalità che incontrano lungo il percorso, conosciuta come ōsettai, gioca un ruolo cruciale nell’esperienza del pellegrino. Questa pratica di donare cibo, alloggio o sostegno ai pellegrini è vista non solo come un gesto di gentilezza ma anche come un modo per acquisire merito spirituale da parte dei locali.

Il meglio del cammino degli 88 templi

Il Cammino degli 88 templi offre una serie di luoghi straordinari e momenti indimenticabili che rappresentano il meglio di questa esperienza pellegrinale. Ecco alcuni dei punti salienti che i pellegrini non dovrebbero perdere:

  • Tempio Ryozenji (Tempio n. 1): situato a Tokushima, è il punto di partenza tradizionale per il cammino. Il tempio è circondato da un tranquillo giardino e offre un’introduzione perfetta all’atmosfera spirituale del pellegrinaggio.

  • Tempio Zentsuji (Tempio n. 75): uno dei templi più importanti del cammino, situato nella prefettura di Kagawa, è il luogo di nascita di Kūkai. Il complesso del tempio è vasto e comprende varie strutture sacre, inclusi stupendi giardini e pagode.

  • Tempio Konsenji (Tempio n. 3): conosciuto per le sue belle porte e i suoi edifici storici, offre una vista mozzafiato e un senso di pace profonda, essendo uno dei primi templi lungo il percorso.

  • Tempio Okuboji (Tempio n. 88): conosciuto come il “tempio finale” del pellegrinaggio, rappresenta la conclusione del lungo viaggio. È situato in una posizione montuosa, offrendo panorami spettacolari e un senso di compiutezza ai pellegrini che raggiungono questo punto.

  • Passaggio attraverso le Gola di Iya: anche se non è un tempio, questo tratto del cammino è celebre per le sue viste mozzafiato e la natura selvaggia, offrendo un cambio di scenario e una fresca pausa dalle più austere visite templari.

  • Tempio Ishiteji (Tempio n. 51): famoso per la sua architettura unica e le sue sculture elaborate, questo tempio a Matsuyama è anche noto per i suoi legami con antiche leggende e racconti popolari giapponesi.

  • Tempio Kokubunji (Tempio n. 80): ogni prefettura in Giappone ha un Kokubunji, e quello di Kagawa offre un bellissimo giardino e un’impressionante pagoda a cinque piani, simbolo della tradizione e della cultura buddhista della regione.

Caratteristiche del cammino

Il Cammino degli 88 templi è un’esperienza unica, ricca di caratteristiche distintive che lo differenziano da altri pellegrinaggi nel mondo. Ecco alcune delle principali peculiarità che definiscono questo cammino spirituale:

  • Diversità paesaggistica: il percorso attraversa una varietà di ambienti, dalle coste sabbiose e scogliere a montagne, foreste rigogliose e valli fluviali, offrendo ai pellegrini una vasta gamma di esperienze naturali.

  • Architettura templare: ogni tempio lungo il cammino ha un design unico, con elementi architettonici che spaziano dallo stile antico a quello moderno. Questi templi non solo servono come luoghi di culto ma anche come opere d’arte che riflettono la ricca storia culturale del Giappone.

  • Interazione culturale: il cammino offre l’opportunità di interagire con le comunità locali attraverso la pratica dell’ōsettai, l’atto di offrire ospitalità e doni ai pellegrini. Questo scambio culturale arricchisce l’esperienza del viaggio e mostra la profonda generosità dello spirito giapponese.

  • Variazione del percorso: i pellegrini possono scegliere tra diverse modalità di percorrenza, da quelle completamente a piedi a combinazioni di cammino e trasporto pubblico, permettendo a persone di tutte le età e condizioni fisiche di partecipare.

  • Simbolismo spirituale: ogni fase del cammino è intrisa di simbolismo buddhista. I templi sono disposti in modo da rappresentare il percorso verso l’illuminazione, dalla purificazione iniziale all’aspirazione finale al nirvana.

  • Ricchezza di fauna e flora: durante il cammino, i pellegrini possono osservare una varietà di flora e fauna locali, rendendo ogni tappa un’occasione per connettersi con la natura e riflettere sulla coesistenza di tutte le forme di vita.

  • Strutture di sostegno: lungo il cammino, si trovano numerose strutture che supportano i bisogni dei pellegrini, inclusi alloggi tradizionali come i minshuku (pensioni familiari) e i ryokan (locande), oltre a caffè e ristoranti che offrono riposo e ristoro.

  • Opportunità di apprendimento: il cammino è anche un’esperienza educativa che offre approfondimenti sul Buddhismo Shingon, sulla storia di Kūkai e sulle tradizioni locali di Shikoku, arricchendo così la conoscenza e la comprensione dei pellegrini.

Preparazione al pellegrinaggio

Prepararsi adeguatamente per il Cammino degli 88 templi è fondamentale per garantire un’esperienza sia gratificante che gestibile. Questa preparazione implica vari aspetti, dall’adeguamento fisico alla pianificazione logistica, fino alla preparazione spirituale. Ecco alcuni passaggi chiave che i pellegrini dovrebbero considerare:

  1. Condizione fisica: date le lunghe distanze e i diversi tipi di terreno del cammino, migliorare la propria condizione fisica è essenziale. È consigliabile iniziare a camminare regolarmente mesi prima del viaggio, incrementando gradualmente la lunghezza e la difficoltà delle passeggiate per abituarsi alle lunghe giornate di cammino che si avranno durante il pellegrinaggio.
  2. Equipaggiamento adeguato: indossare l’abbigliamento e le scarpe giuste può fare la differenza in un viaggio così impegnativo. Scarpe comode, traspiranti e ben ammortizzate sono cruciali, così come abbigliamento adatto alle varie condizioni meteorologiche che si possono incontrare, da piogge improvvise a caldo intenso. Non dimenticare un cappello, crema solare, e un impermeabile leggero.
  3. Conoscenza del percorso: studiare il percorso in anticipo può aiutare a pianificare meglio le tappe giornaliere, conoscere dove si trovano i templi, i punti di ristoro e le opzioni di alloggio. Mappe dettagliate, guide aggiornate o app per smartphone dedicate possono essere di grande aiuto.
  4. Pianificazione degli alloggi: decidere in anticipo dove si intende pernottare è importante, soprattutto durante l’alta stagione quando i posti letto possono essere limitati. I pellegrini possono scegliere tra alloggi in templi, minshuku, ryokan, o anche campeggi, a seconda del proprio budget e delle proprie preferenze.
  5. Preparazione spirituale: familiarizzare con le pratiche e le preghiere del Buddhismo Shingon può arricchire l’esperienza del cammino. Leggere testi, partecipare a ritiri o anche solo meditare sulla propria intenzione per il viaggio può preparare spiritualmente i pellegrini per il percorso che stanno per intraprendere.
  6. Logistica di viaggio: organizzare il trasporto verso e dal punto di inizio e fine del cammino è un altro aspetto da non trascurare. Verificare gli orari dei treni, degli autobus o considerare il noleggio di un’auto può essere necessario a seconda del punto di partenza o arrivo scelto.
  7. Salute e sicurezza: portare un kit di primo soccorso per piccole emergenze mediche, conoscere le proprie condizioni di salute e avere sempre con sé informazioni importanti come tipo di sangue, allergie e contatti d’emergenza è vitale. È anche utile avere un’assicurazione di viaggio che copra eventuali problemi di salute durante il cammino.

Cammino degli 88 templi, quanto costa?

Il costo complessivo del Cammino degli 88 templi può variare significativamente a seconda delle scelte individuali dei pellegrini e del loro stile di viaggio. Ecco alcuni fattori da considerare per calcolare il budget necessario per affrontare il pellegrinaggio:

  • Alloggio: il costo degli alloggi può variare notevolmente a seconda delle preferenze personali. I pellegrini possono optare per alloggi economici come i minshuku (pensioni familiari) o ryokan (locande tradizionali), o anche pernottare nei templi lungo il percorso. Le tariffe possono variare da 3.000 a 15.000 yen a notte, a seconda della qualità e della posizione dell’alloggio.

  • Pasti: anche i pasti possono essere una voce di spesa significativa durante il pellegrinaggio. Fortunatamente, ci sono numerose opzioni convenienti disponibili lungo il cammino, come ristoranti economici, piccoli negozi e supermercati. Preparare i pasti da soli o condividere i pasti con altri pellegrini può aiutare a risparmiare denaro.

  • Trasporti: i costi del trasporto dipenderanno dal punto di partenza e di arrivo scelti, nonché dalla frequenza con cui i pellegrini utilizzano mezzi di trasporto come treni, autobus o taxi per spostarsi tra i templi o per raggiungere il cammino.

  • Spese personali: questa categoria include spese aggiuntive come souvenir, acquisti di necessità, accesso a servizi come lavanderie o connessione internet, e altri piccoli lussi che i pellegrini possono desiderare lungo il cammino.

  • Donazioni ai templi: una parte importante della pratica del Cammino degli 88 templi è la pratica di fare donazioni ai templi visitati. Queste donazioni, chiamate “osettai”, sono una forma di sostegno finanziario per i templi e contribuiscono al mantenimento delle loro strutture e alla pratica religiosa.

  • Assicurazione di viaggio: anche se non è obbligatoria, l’assicurazione di viaggio può essere una spesa saggia per coprire eventuali emergenze mediche o problemi di viaggio durante il cammino.

In generale, il costo totale del Cammino degli 88 templi può variare da 3.000 a 10.000 euro per l’intero pellegrinaggio, a seconda delle scelte personali e delle esigenze individuali. Pianificare attentamente il budget e cercare di mantenere i costi sotto controllo può contribuire a rendere il cammino più accessibile e gratificante per tutti i pellegrini.

Come arrivare al cammino degli 88 templi

Arrivare al Cammino degli 88 templi richiede una pianificazione accurata, poiché l’isola di Shikoku non è facilmente accessibile da tutte le parti del Giappone. Tuttavia, ci sono diverse opzioni disponibili per i pellegrini che desiderano intraprendere questo viaggio spirituale. Ecco alcune modalità comuni per raggiungere il cammino:

  • Aereo: la città di Tokushima, che è uno dei punti di partenza tradizionali del cammino, ha un aeroporto internazionale che offre voli diretti da Tokyo, Osaka e altre grandi città giapponesi. I pellegrini possono quindi volare direttamente a Tokushima e iniziare il loro viaggio dal Tempio Ryozenji, il primo dei 88 templi.

  • Treno: Shikoku è collegata al resto del Giappone tramite una rete ferroviaria efficiente. I pellegrini possono prendere il treno per le città principali dell’isola, come Takamatsu, Matsuyama o Kochi, e da lì iniziare il cammino o prendere un autobus locale per raggiungere il Tempio Ryozenji o un altro punto di partenza desiderato.

  • Autobus: alcune compagnie di autobus offrono servizi diretti per Shikoku da Tokyo, Osaka e altre città principali. Questi autobus possono essere un’opzione conveniente per i pellegrini che desiderano viaggiare di notte per risparmiare tempo e costi di alloggio.

  • Auto: per coloro che preferiscono viaggiare in auto, è possibile noleggiare un’auto e guidare fino a Shikoku attraverso ponti e tunnel che collegano l’isola al resto del Giappone. Questa opzione offre flessibilità e libertà nel pianificare il proprio itinerario e fermarsi lungo il percorso.

Una volta arrivati a Shikoku, i pellegrini possono poi utilizzare i mezzi di trasporto locali, come treni, autobus e taxi, per spostarsi tra i templi e iniziare il proprio viaggio lungo il Cammino degli 88 templi. Indipendentemente dal metodo scelto, è consigliabile pianificare in anticipo e prenotare i biglietti o i noleggi con anticipo, specialmente durante i periodi di punta come la stagione dei fiori di ciliegio o l’autunno.

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